É stato pubblicato sulla GGUU 228 del 14/09/2020 la legge di conversione del DL 76/2020 (decreto semplificazioni).
All’art 37 viene assegnato un termine alle imprese e ai professionisti per comunicare il proprio domicilio digitale (PEC). Questo obbligo era già previsto da altre norme, ma senza sanzioni per cui
molti non si sono adeguati. Quindi entro il 1 ottobre tutte le società già costituite devono comunicare al registro delle imprese il proprio domicilio digitale, se non hanno già provveduto, pena l’applicazione delle sanzioni previste dall’art 2630 del codice civile raddoppiate e quindi da euro 206 a euro 2064.
Anche gli imprenditori individuali devono comunicare il loro domicilio digitale, se non lo hanno già fatto. Il Conservatore del registro delle imprese invierà agli inadempienti una diffida, entro 30
giorni bisognerà mettersi in regola pena l’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 2630 del codice civile raddoppiate e quindi da euro 30,00 a euro 2064,00.
Ai professionisti privi di PEC verrà inviata dall’Ordine di appartenenza una diffida e entro 30 giorni il professionista dovrà comunicare all’Ordine il proprio domicilio digitale (PEC).In caso di inadempienza si applica la sanzione della sospensione dall’albo fino alla regolarizzazione. L’Ordine provvederà ad iscrivere l’indirizzo PEC sul sito inipec.gov.it come richiesto dalla
normativa.
Si ricorda che per gli iscritti al nostro Ordine il Consiglio nazionale attribuisce gratuitamente una pec con le seguenti modalità:
– riempire uno dei due moduli, inviati dall’ordine su richiesta, a seconda se si è iscritti o meno all’Epap
– restituire per mail all’ordine di appartenenza il modulo compilato e una copia di un documento di identità in corso di validità.
I moduli sono disponibili al sito del CONAF, al seguente link (clicca qui)
La segreteria provvederà alla richiesta tramite il portale SIDAF e l’iscritto riceverà per mail le modalità di attivazione della PEC direttamente da Namiria